Negli ultimi mesi sono diverse le sentenze che riguardano i permessi Legge 104 e gli abusi da parte di dipendenti pubblici e privati.
C’è chi si è assentato dal lavoro per stare vicino alla madre costretta su una sedia a rotelle, ma poi è andato a disputare un campionato internazionale di tango. Chi è riuscito a creare una sua attività, mentre diceva di occuparsi della madre affetta da Alzheimer.
La legge 104 è una legge quadro in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone disabili. Essa contiene disposizioni che riguardano chi vive una condizione di disabilità e chi si occupa della loro assistenza, per rimuovere gli ostacoli che impediscono la corretta integrazione e la dignità fisica e psichica delle persone malate o disabili.
I lavoratori dipendenti che fanno richiesta di usufruire di tale legge, e vengono trovati duranti momenti di svago del dipendente negli orari interessati e che svolgono attività “del tutto estranea all’assistenza”, commettono un illecito perseguibile.
Licenziamento per Giusta Causa
Un uso scorretto dei permessi ex Legge 104 del 1992 è motivo di licenziamento per giusta causa da parte del datore di lavoro. Il lavoratore dipendente che utilizza in modo improprio i permessi, cioè non li usa per fornire assistenza al familiare portatore di handicap grave o ridotta autonomia, ma per altri scopi, anche personali, è quindi passibile di licenziamento.
Come può Tutelarsi l’Azienda e il datore di lavoro?
Se l’azienda ha il sospetto che il dipendente stia utilizzando in modo improprio i permessi può avvalersi di agenzie di investigazione per controllare il lavoratore per tutte le verifiche del caso.
Varie sentenze della Cassazione si sono espresse a favore della validità legale delle indagini condotte tramite investigatori privati per controllare la corretta fruizione dei permessi concessi al lavoratore tramite la ex Legge 104/1992.
L'agenzia investigativa Riccardo Lentini è in grado di operare per svolgere accertamenti sull'abuso della legge 104.